Grazie all’impegno delle Società di tutte le province campane, saranno centinaia i giovani che potranno praticare sport all’aria aperta per l’intera estate. Tanto rugby ovviamente nell’offerta dei Club, ma anche centri estivi, laboratori socioculturali, attività ludico-motoria ed intrattenimento multisport.
Sono sedici in tutto le società rugbistiche campane che hanno deciso di prolungare le attività anche nei mesi estivi, quando solitamente i centri sportivi restavano chiusi o si approfittava della pausa dei campionati agonistici per effettuare manutenzione alle strutture.
Dopo quasi due intere stagioni vissute a singhiozzo, con la possibilità prima, nel migliore dei casi, di potersi allenare individualmente, e con la graduale ripresa delle attività poi, consentita inizialmente solo ai seniores ed agli agonisti previo tampone, finalmente negli ultimi mesi i campi da gioco della Campania sono tornati a popolarsi con atleti di tutte le età. Con l’avvento della stagione 2021/22 che inizia ufficialmente domani giovedì 1 luglio, il movimento regionale è in pieno fermento.
“Gli sforzi profusi dai Club per fornire un servizio al territorio testimoniano grande responsabilità e senso civico” – commenta il Presidente FIR Campania Giuseppe Calicchio – “Poter consentire alle famiglie campane di far praticare sport in sicurezza ai propri figli dopo mesi di isolamento e mancata socialità, è un chiaro segnale di apertura da parte dei dirigenti del nostro sport. L’attività estiva è un’opportunità che potrà essere sicuramente valutata anche negli anni venturi, quando auspichiamo tutto torni alla tanto agognata normalità”.
Sulla base delle linee guida per le attività ricreative ed educative emanate il 21 maggio dal Ministero della Salute di concerto con il Ministero per le pari opportunità e la famiglia, forti dell’aggiornamento del protocollo della Federazione Italiana Rugby al 9 giugno, e soprattutto grazie al passaggio della Campania in “area bianca” a partire dallo scorso 21 giugno, diversi presidenti di Club hanno inteso far ripartire, o perfezionare, le proprie macchine organizzative con criterio, programmando attività continuativa, non solo rugbistica appunto, al fine di far riavvicinare i propri tesserati e nel contempo di attirare l’attenzione di tanti giovani che non hanno potuto praticare sport da diversi mesi a questa parte.
Carenza di socializzazione nelle fasce d’età più delicate, isolamenti forzati, didattica a distanza sovente come unico strumento di contatto con l’istruzione e soprattutto sedentarietà: queste le motivazioni di fondo che hanno portato la maggioranza dei Club campani ad organizzare un’offerta sportiva per i più giovani che possa coprire i mesi estivi, fungendo così non solo come enti promotori di attività ludico motoria, ma soprattutto offrendo servizi di sostegno alle famiglie e fungendo da veicolo di socializzazione per adolescenti e bambini.
“Sarà bellissimo vedere all’opera decine di tecnici ed operatori sportivi in tutta la regione mentre accolgono ed intrattengono quotidianamente centinaia di bambini in un momento storico così particolare” – chiude Calicchio – “Con la struttura organizzativa del Comitato stiamo accelerando sull’attuazione del nuovo programma strategico dando così la possibilità ai nostri Club di poter svolgere ulteriori momenti di incontro oltre all’attività facoltativa che si sta svolgendo nelle settimane in corso. È solo questione di giorni ed annunceremo una manifestazione di livello nazionale di rugby seven che si terrà entro la prima decade di luglio”.